Alejandro Lopez: San Romero, L'Eroe Universale e La Voce Senza Paura.
Intervista: Novembre 10, 2025 | Milano, Italia.
Lo scrittore Alejandro Lopez rivela che la sua poesia, intitolata "San Romero de America," fu scritta nella settimana della canonizzazione del Santo. Per lui, questo evento fu un'emozione fortissima, rappresentando un riconoscimento universale a lungo atteso per un personaggio che lo meritava da tempo, ma la cui causa era stata ostacolata.
Lopez spiega, con un'analisi lucida, che la Chiesa e il Vaticano avevano continuato a rimandare la santificazione per "questioni politiche," dichiarando santi altri personaggi "magari con meno meriti." Il motivo era chiaro: Monsignor Romero era coinvolto in una lotta sociale che lo poneva in diretto conflitto con le forze di destra e con il regime del Salvador.
Romero, infatti, fu lasciato solo, accusato di essere un comunista e di sostenere la Teologia della Liberazione. Per questo, ha dovuto affrontare il mondo da solo, patire ed è morto. La sua canonizzazione ha quindi rappresentato una rivincita non solo per la sua memoria, ma per tutte le vittime che hanno sofferto sotto il regime di El Salvador, dando finalmente volume alla loro storia.
Il rapporto di Lopez con Romero è intimo, risalente alla sua infanzia in un paesino di provincia. Ricorda con chiarezza le domeniche in cui i contadini si riunivano intorno alla radio per ascoltare la Messa del Vescovo. Romero era l'unica persona che riusciva a "dire le cose come stavano" senza temere le conseguenze, fungendo da unica voce per una popolazione terrorizzata.
La sua figura, uscendo fuori dagli schemi imposti e trascendendo le imposizioni della stessa Chiesa, è riuscita a dare speranza e dignità. Per Alejandro Lopez, Monsignor Romero rappresenta un "eroe universale," la cui testimonianza continua a parlare ancora oggi, ricordando un capitolo oscuro che rischia sempre di ripetersi.